Autovettura autonoma

Autovettura autonoma

Un’autovettura autonoma è un veicolo automatico in grado di soddisfare le principali capacità di trasporto di una macchina tradizionale. È in grado di rilevare l’ambiente e la navigazione senza intervento umano. Esistono macchine robotiche principalmente come prototipi e sistemi dimostrativi. Dal two thousand fourteen gli unici veicoli autonomi in commercio sono navette all’aperto per zone pedonali che operano a 12,Five miglia all’ora (20,1 km/h). [1]

I veicoli autonomi scandagliano l’ambiente con tecniche come radar, lidar, GPS, e visione artificiale. Sistemi di controllo avanzati interpretano le informazioni ricevute per individuare percorsi appropriati, ostacoli e segnaletica rilevante. [Two] Per definizione, veicoli autonomi sono in grado di aggiornare le proprie mappe in base a input sensoriali, permettendo ai veicoli di tenere traccia della propria posizione anche quando le condizioni cambiano o quando entrano in ambienti inesplorati.

Altri prototipi sono l’auto elettrica Nissan IDS, e il camion Mercedes Future Track two thousand twenty five che a settembre two thousand thirteen ha percorso in autonomia one hundred ten km da Mannheim a Pforzheim.

Nel two thousand sixteen è stato rilasciato il primo software open source per la guida automatica. [Three]

Indice

Nel two thousand fourteen la SAE International, un ente di normazione nel campo dell’industria automobilistica, ha pubblicato un nuovo standard internazionale J3016 [Four] che ha definito sei differenti livelli per la guida automatica. Questa classificazione è basata su quanto il guidatore debba intervenire, più che sulle capacità del mezzo.

I sei livelli sono:

  • Livello zero – Nessuna autonomia: Il guidatore si deve occupare di ogni aspetto della guida anche quando coadiuvato dai sistemi della macchina.
  • Livello one – Assistenza alla guida: La macchina può accelerare/frenare e sterzare autonomamente in un certo numero di situazioni, ma il guidatore deve essere pronto a riprenderne il controllo in qualsiasi momento.
  • Livello two – Automazione parziale: Accelerazione/frenata e sterzare sono lasciati completamente alla macchina, ma il guidatore si deve occupare del monitoraggio dell’ambiente circostante in ogni caso.
  • Livello three – Automazione condizionata: Accelerazione/frenata, sterzare, ma anche il monitoraggio dell’ambiente circostante sono compiti della macchina, ma il guidatore deve essere pronto a intervenire in caso di richiesta del sistema.
  • Livello four – Alta automazione: Il sistema automatico è in grado di gestire qualsiasi evenienza, ma non deve essere attivato in condizioni estreme di guida come in caso di maltempo.
  • Livello five – Completa automazione: Il sistema di guida automatica è in grado di gestire tutte le situazioni gestibili da un umano, quindi non c’è bisogno di alcun intervento da parte nostra.

Tra i vantaggi della guida automatica va sicuramente annoverata la riduzione del 90% degli incidenti stradali che porterebbe a salvare milioni di vite l’anno. [Five]

Persone con disabilità, anziani e giovani guadagnerebbero maggiori libertà di movimento.

Lo scorrimento e in generale la gestione del traffico con auto autonome connesse verrebbe migliorato, portando a una diminuzione delle emissioni.

L’etica dietro alla guida autonoma potrebbe costituire l’ostacolo principale trovandoci a scegliere tra preservare maggiormente la vita dei passeggeri o cercare di minimizzare il rischio complessivo. La scelta della prima porterebbe a un complessivo peggioramento della sicurezza della totalità della popolazione, la seconda porterebbe i singoli, non disposti a essere messi in secondo piano rispetto alla collettività a scegliere tecnologie inferiori che comprometterebbero l’ecosistema. [6] Altro aspetto etico in discussione è la responsabilità in caso di incidente da dare ai produttori o ai passeggeri.

La privacy in un sistema di auto connesse sarà messa a dura prova, la sfida degli organi competenti sarà trovare il giusto compromesso.

Bisogna inoltre considerare la perdita di posti di lavoro in rami come quello degli autotrasporti e dei taxi, parallela a una maggiore richiesta di figure come programmatori, ma che non vede particolari possibilità di interscambio.

Nella produzione di questo tipo di auto si hanno maggiori emissioni di inquinanti vista la loro complessità, la sfida sarà cercare di sviluppare sistemi produttivi più efficienti.

La guida assistita è quel tipo di guida dove la macchina “assiste” il guidatore (il quale non è esente dal porre attenzione), frenando se la macchina davanti frena, rallentando quando vi è la necessità, e cosi via. Questa è la differenza principale con la guida automatica, la quale, a differenza della precedente, è completamente autonoma alla guida e il conducente può non porre attenzione.

Molti progetti storici sull’autonomia dei veicoli hanno fatto sì che essi venissero di fatto automatizzati (creati per essere autonomi) a causa di una pesante dipendenza di suggerimenti artificiali all’interno della macchina stessa. Un controllo assistito implica delle buone prestazioni sotto incertezze significative in un lungo periodo di tempo e la possibilità di recuperare errori di sistema senza alcun aiuto esterno. Come si può notare da molti progetti esistenti, si sta cercando anche di estendere la capacità di un veicolo autonomo, implementando reti di comunicazione sia nelle vicinanze (per evitare collisioni), sia in una più lunga gittata (per evitare congestione). Portando queste influenze esterne nel processo decisionale, qualcuno potrebbe non considerare il comportamento o le capacità della macchina come autonome. Un esempio è Wod et al (2012) che scrive: “Questo articolo utilizza spesso il termine autonoma anziché il termine automatizzata. Il termine “autonomo” è stato scelto “perché è attualmente il termine in uso più diffuso (e più famigliare al grande pubblico). Tuttavia, il termine “automatizzato” è sicuramente più accurato perché connota il controllo o azioni svolte dalla macchina, mentre “autonomo” implica agire da soli e indipendentemente. Attualmente, la maggior parte dei veicoli (che non sa di avere una persona sul sedile), utilizza una comunicazione con il Cloud, o con gli altri veicoli, e non inseriscono indipendentemente la destinazione. Ecco perché il termine “automatizzato” sarebbe meglio per descrivere questo concetto di veicolo.”

Come spiega Scott Washburn in un articolo: la guida autonoma è quella che Google sta cercando di implementare ed è una macchina completamente autonoma senza essere soggetta ad alcun intervento esterno. In un sistema autostradale automatizzato, ad esempio, i veicoli autonomi non hanno bisogno di nessun input aggiuntivo. Riguardo alla guida automatizzata, sostiene che essa involve alcuni livelli di coordinazione tra il veicolo e le infrastrutture stradali. In questo sistema il veicolo non è completamente indipendente.

Le moderne macchine a guida automatica usano una tecnologia chiamate Bayesian Simultaneous localization e un algoritmo di mapping che fonde dati provenienti dai molteplici sensori e una mappa off-line, trasformandoli in un luogo “approssimato” e in aggiornamenti della mappa stessa. Questa tecnologia è più comunemente chiamata Ram e una nuova versione (Insert con DATMO) è una variante ed è stata implementata da Google la quale gestisce la localizzazione e il tracking di altri oggetti che si muovono come altri veicoli o persone.

Un sistema più semplice presuppone l’utilizzo di Beacon per la localizzazione.

Gli esperimenti sulle macchine automatiche sono stati condotti fin dal one thousand nine hundred twenty e prove promettenti hanno avuto luogo nel 1950. Le prime vetture autosufficienti arrivarono nel one thousand nine hundred eighty grazie all’Università di Carnegie Mellon con i suoi progetti e grazie a Mercedes-Benz e al progetto EUREKA nel 1987. Da allora, numerose compagnie e organizzazioni di ricerca hanno sviluppato e costruito prototipi di veicoli autonomi come Mercedes-Benz, General Motors, Toyota, Renault, Nissan e altre compagnie tra cui Google.

In Europa, paesi come Belgio, Francia, Italia e Regno Unito stanno pensando di usare i veicoli a guida automatica per il trasporto pubblico. Paesi come Germania e Spagna, invece, stanno già testando veicoli autonomi nel traffico.

Nel two thousand fifteen il governo britannico ha lanciato una versione pubblica di LUTZ, una macchina autonoma.

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